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mercoledì 14 novembre 2018

Ironskull Warhammer Underworlds Shadespire on Warhammer Fantasy bases



INTRODUZIONE - UN'OSPITALITA' INATTESA



Grimgor Pellediferro stava mettendo a ferro e fuoco il Vecchio Mondo. Lasciandosi alle spalle le rovine fumanti delle karak naniche, ora il suo sguardo era rivolto all'Impero, ad Altdorf.

Stavano marciando verso nuovi premi, quando Grimgor alzò il pugno, cenno per arrestare la processione dei suoi sottoposti.

Si fermò in silenzio ad osservare un punto non troppo distante da lui, annusando l'aria con circospezione.

Ad un tratto si aprì come un portale magico, una fenditura nel tessuto della realtà, dietro la quale si stagliava un mondo mai visto prima, con strutture monolitiche fatte da quelli che sembravano essere degli specchi, il tutto avvolto in un'ombra che a suo modo diffondeva una sorta di bagliore.

Si affacciarono quattro sagome dai contorni familiari, prima avvolti da questa penombra, poi uscendo e rivelandosi per ciò che erano, dei grossi orchi neri.

Un ghigno si dipinse sulla faccia di Grimgor, aveva dedotto tutte le informazioni che gli interessavano. Strinse il manico dell'ascia bipenne con rabbia e impazienza.

"Non zo da dove venite, ma venite kon me o fate meglio a tornarci"



I quattro orchi neri si scambiarono delle occhiate, per decidere il da farsi. Non sapevano dove erano sbucati, e in effetti sapevano poco anche del loro mondo, ma soprattutto non si aspettavano quest'accoglienza ostile da parte di questo nuovo, strano Regno.

Dinnanzi a loro si stagliava un'armata smisurata, probabilmente messa insieme nel corso di anni di guerre. A metterli ulteriormente a disagio c'era un fatto particolare, che non avevano mai visto prima: non si trattava di un ammasso confusionario di pelleverde, ma erano disposti in una parvenza di ranghi e file, delle formazioni impressionanti che trasmettevano possanza e che facevano presagire delle tattiche di guerra avanzate.

Dal canto loro, anche se recentemente si erano misurati con svariate razze, erano solo in quattro, non avevano speranze. Di certo non era pensabile chiedere a tutto quell'esercito di diventare come loro.

A un certo punto il più grosso della banda, Gurzag Teschiodiferro, lo chiamavano, si fece avanti. Tra i trofei dell'armata avversaria aveva scorto una cometa a due code, l'indizio che gli serviva.

"La tua Waaagh! è grozza, zembri brutale e aztuto, e anke tu ztai pikkiando la gente di Zigmar. Verremo kon te. Facci vedere kome zi fa"



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Bonekutta






Basha (già che c'ero gli ho messo una catena all'occhiello dello zpakka)





Hakka






Gurzag Ironskull





Foto di gruppo




Rispetto a Grimgor (!)










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